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Ciclocross: in 500 a Varano di Ancona, vittorie di Nadir Colledani e Gaia Realini


Il ciclocross continua a regalare delle bellissime emozioni nel pieno della stagione autunnale ed invernale, emergenza sanitaria permettendo: 500 i partecipanti da quasi tutta Italia che sono riusciti a sopportare le bizzarrie del meteo e il temuto nemico fango sui prati di Varano di Ancona dove è andato in scena l’ottava edizione del Trofeo Co.Bo. Pavoni che ha fatto ripartire l’attività ciclocrossistica nelle Marche, tramite l’Adriatico Cross Tour, dopo il momentaneo stop a causa della recrudescenza dei contagi da Covid-19.

Da Villa Collio di San Severino Marche ai prati esterni lo stadio del Conero (PalaRossini): ha fatto davvero le cose in grande il Team Co.Bo. Pavoni (con in testa il padre Aldo e i gemelli Pietro e Paolo) a capo di una macchina organizzativa imponente comprendente anche il Pedale Chiaravallese e il Pedale Aguglianese.
La disponibilità mostrata dalle istituzioni (in primis l’amministazione comunale di Ancona e il consorzio Ancona per lo Sport) è stata la prova di quanto la gara sia andata oltre le aspettative non solo nei numeri ma anche per essere stata considerata di interesse nazionale da parte del Coni e della Federazione Ciclistica Italiana, secondo gli attuali Dpcm in vigore e con l’applicazione dei protocolli sanitari anti Covid-19.
Su un percorso in gran parte pianeggiante, intervallato da alcune lievi contropendenze e dalle scalinate, non sono mancate le tre componenti del vero ciclocross con le stesse iniziali (“F” come fango, freddo e fatica), in aggiunta alla pioggia, che hanno reso la gara molto ostica e dispendiosa nelle gambe dei partecipanti, in un contesto davvero speciale che ha conquistato il commissario tecnico azzurro Fausto Scotti e il suo collaboratore tecnico Luigi Bielli entrambi presenti a Varano di Ancona.

“Voglio fare un plauso agli organizzatori – ha commentato il cittì Scotti – per aver allestito un percorso spettacolare dove dentro c’è di tutto tra punti molto tecnici, le scalinate e, soprattutto, un’ampia logistica. Vorrei fare un pensierino per poter fare qualcosa di importante anche con una gara di caratura internazionale perché la location è davvero eccezionale. Il ciclocross è una disciplina che ho fatto per 23 anni nel quale bisogna abituarsi col fango e con la corsa a piedi. La pioggia non ha rovinato questo meraviglioso spettacolo, credo che i ragazzi si sono divertiti tantissimo e in più hanno imparato a guidare la bicicletta”.

Da pochissimi giorni al debutto stagionale nel ciclocross con la nuova formazione spagnola della MMR Factory Racing, Nadir Colledani ha messo in mostra un’ottima competitività vincendo la gara open davanti ad Antonio Folcarelli (Race Mountain Folcarelli Team), Marco Pavan della D’Amico UM Tools (in evidenza come miglior under 23), Tommaso Bergagna (DP66 Giant Smp) e Cristian Cominelli (Scott Racing Team).
Così il friulano Colledani, nel 2017 campione italiano ciclocross tra gli under 23 e argento europeo nella medesima categoria nel cross country: “Il percorso era in condizioni estreme, ho corso più che recuperando più che attaccando giornata veramente dura alla fine mi è andata bene sono riuscita a tenere il mio ritmo fino alla fine gli altri hanno calato un po’ il ritmo dopo la giornata di ieri a Nalles altrettanto impegnativo con la neve son contento di il ciclocross e anche questo e non dobbiamo neanche lamentarci. Io faccio mountain bike e adesso l’obiettivo è quello di partecipare alle Olimpiadi. Il ciclocross al momento serve soltanto come base di preparazione per divertirmi e senza troppo forzare ma noto che le sensazioni sono in crescita”.

Fra le principali interpreti della gara open femminile, è salita ancora una volta in cattedra Gaia Realini (Selle Italia Guerciotti) con una marcia in più sulle dirette avversarie Carlotta Borello (DP66 Giant Smp) e Romina Costantini (DP66 Giant Smp), a sua volta leader di categoria delle donne junior. Ottava piazza per Sara Casasola (DP66 Giant Smp) che sta recuperando dai postumi della caduta di una settimana fa in Coppa del Mondo a Tabor. Insieme a Romina Costantini, a completare il podio donne juniores Lisa Canciani (DP66 Giant Smp) ed Elisa Rumac (DP66 Giant Smp).
Così l’abruzzese Gaia Realini al quarto successo stagionale: “È stata una bella gara con molto fango e come piace a me. Tra una settimana c’è la tappa del Giro d’Italia Ciclocross a Ferentino e poi vedremo giorno dopo giorno dato che in questo periodo con il Covid-19 non è semplice fare programmi. In cuor mio, spero di continuare a fare ciclismo ad alti livelli, specializzandomi nel ciclocross perché mi appassiona di più, poi penseremo anche a fare bene su strada”.

Fonte federciclismo

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.